Ho riflettuto molto su un passo del Vangelo che non cesso di richiamare alla memoria.
"Senza di me non potete far nulla" |
E' una dichiarazione che, se fatta da chiunque altro, sarebbe e dovrebbe essere senza alcun dubbio considerata inaccettabile, un atto di superbia assurdo e pieno di presupponenza; fatta da Gesù, si rivela scandalosa per i non credenti e vertiginosa per i fedeli, un attestato che, in sole sei parole, spiega l'impossibilità (e quindi l'inutilità) di vivere una vita senza di Lui, senza riconoscere in Gesù, Figlio di Dio, il Redentore di tutti gli uomini.
La nostra vita, se ha uno scopo (e noi crediamo che ne abbia uno, semplicemente "lo scopo"), lo può realizzare solo DOPO la morte. Il tempo della nostra esistenza, il passaggio su questa terra, è talmente breve e così contaminato dal peccato, che, in assenza di una fortissima Fede in una vita futura, ogni nostra azione, ogni nostro sforzo di lasciar traccia di noi, diventa inutile e (quindi) demenziale.
Ogni cosa che facciamo infatti non è altro che un investimento per il futuro. Operiamo per arricchirci, o per affrancarci dal bisogno, o per lasciar beni ai nostri discendenti o anche, perché il mondo (gli uomini) si ricordino di noi. Sia che costruiamo palazzi, o studiamo la vita degli insetti, o progettiamo astronavi; e sia che ci impegnamo nelle migliaia di attività che contraddistinguono l'umanità intera, il nostro sguardo è SEMPRE rivolto al futuro.
Ma noi sappiamo; l'UOMO SA, che dopo un brevissimo tempo che trascorre in un lampo, un tempo che è più corto del passo di una formica che si avventuri nel lunghissimo sentiero della storia, siamo destinati a scomparire. Cesseremo di esistere e con noi, in tempi diversamente brevi, scomparirà tutto ciò che abbiamo prodotto o che parli di noi, sia esso la nostra tomba, una semplice nota della spesa o la Piramide di Cheope. Nulla è eterno, sulla terra. E quindi, se non pensassimo ad un futuro FUORI, o AL DI LA' di questo mondo, ogni nostra opera, ogni nostra attività, sarebbe più stupida, inutile e folle dell'incomprensibile, instancabile ghirigoro che un pazzo disegna col dito, incessantemente, sulla parete.
Ma Gesù ci ha detto, ci ha mostrato, che la vita non finisce con la morte. La Vita eterna esiste! Vivremo un altra vita, più piena, appagata e libera dal peccato! Lui è venuto sulla Terra, si è fatto uomo, ha patito ed è morto. Ed è resuscitato per noi, perché potessimo accettare e potessimo testimoniare la Sua (e la nostra) Resurrezione. Non tutto finisce, per noi e per gli altri, con la nostra morte; possiamo dunque operare, possiamo agire perché ogni nostro agire ed ogni nostro operare HA uno scopo che è duplice: testimoniare sia la nostra Fede in Gesù che la nostra buona volontà, il requisito, il merito grande e unico che Dio ci chiede per concederci diritto d'asilo nell'altra vita.
Senza Gesù non possiamo (e non sappiamo) far nulla; con Gesù, il nostro operare diviene testimonianza di Vita.
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