Quali sono le cose che valgono veramente? Quali sono quelle che merita veramente di fare, di perseguire, quelle a cui tendere, alle quali impegnarsi? Le cose, i fatti, i pensieri, i ragionamenti, i comportamenti, gli esempi da privilegiare e, al contrario, quelli per cui non merita nemmeno spendere una parola, un pensiero, nemmeno un fugace giudizio fosse pure pieno di disprezzo. Gli anni passano e la mente rischia di perdersi nel mare di stimoli fasulli che ci sommerge. Possiamo resistere ed anzi maturare e trarre vantaggio dall'età solamente, prima riconoscendo, e poi aggrappandoci con tutte le nostre forze, a quello che veramente vale.

martedì 18 ottobre 2011

L'inizio della fine

E' stata Violenza. Violenza inaudita, incontrollata, ingiustificata. Violenza cieca, inconsulta, esagerata. Violenza immeritata, bestiale, stupida. Violenza contro sconosciuti, contro persone come me e te, contro chi passava da lì, o abitava lì vicino, o semplicemente cercava di opporsi (anche solo con la voce) all'insopportabile vista di tanta ferocia. Violenza prevedibile e prevista, violenza triviale, vile, forsennata, sguaiata; violenza contro tutto e tutti, violenza urlata, dichiarata; violenza senza opposizione. Solo violenza. Bruciano le auto dei cittadini che hanno parcheggiato lungo i marciapiedi percorsi dai sovversivi rossi; volano come stormi di passeri le pesanti pietre divelte dal selciato, ognuna delle quali in grado di uccidere un uomo; gruppi di teppisti mascherati sfondano i vetri dei negozi, bruciano i portoni dei palazzi, si accaniscono in cento contro uno contro i poveri poliziotti che disarmati, non possono che pregare di essere risparmiati, e di aver la forza (o la debolezza?) di non reagire.
Qualcuno del branco omicida, entra coraggiosamente in una cappella e si accanisce contro la statua della Madonna. La colpisce, la spezza, poi la getta in strada e la prende a calci; qualcun altro decapita e mutila il Gesù di un crocifisso appeso alla parete. La Madonnina straziata, derisa, odiata resta a terra, spezzata in più pezzi, la parte superiore ridotta ad un moncherino dove persiste, tragicamente, il mesto sorriso di Colei che non ha mai odiato nessuno.
Dolce Madre di Dio, aiutaci a resistere a queste ignominie; perdonaci dei nostri tremendi peccati, dell'aver costruito, generato, allevato, coccolato il seme del Male; chi ti ha ferito è simile a noi, è uno di noi e questa è una verità che nessuno può sottacere: siamo ormai sotto attacchi inauditi del demonio che genera in noi mostruose creature capaci di tanta bestialità.
Tu che hai sempre accettato la volontà del Signore, Tuo Figlio; Tu che sei il simbolo stesso della Pace, della Verità, del Perdono, della Bontà fattasi donna;... perdona chi ti ha brutalmente, immotivatamente mutilata cercando e sperando così di ferire, di offendere noi, tuoi Figli, che vediamo in Te l'immagine stessa di Gesù.
A me non resta che pregare e fremere in silenzio. La vista della Tua immagine spezzata e calpestata è l'immagine stessa dell'Odio. E se Dio è Amore l'Odio è la natura stessa del Demonio, del Principe di questo Mondo. 
Quando succedono cose come queste occorre trarne le conseguenze; i tempi sono maturi; come profetizza lo stesso Gesù Cristo queste cose devono avvenire prima che giunga il Regno del Signore. Preghiamo te, Dolce Madre Celeste; confidiamo in Gesù Cristo e ci apprestiamo ad assistere a fatti sconvolgenti nella sicurezza che anche queste cose altro non sono che il segno dell'imminente fine dei tempi. Ravvediamoci; e preghiamo.

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